Chi conosce la regola dell’effetto boomerang, la legge di causa effetto, ciò che semini raccogli, sa pure che è da stupidi tradire la propria anima spirituale per appagare una nevrosi mentale.
La posizione sociale che si occupa, il più delle volte porta ad essere giudicati per quello che si ha e non per ciò che si è. Possibilmente per un giudizio affrettato perdi di frequentare una persona di vero valore e ti ritrovi con amici di vecchia data che tutto sono tranne che veri amici, o perlomeno pensano di esserti amici ma si torturano nell’invidiare anche la più piccola particella di te…
L’ideale è, come direbbe Virgilio a Dante nella Divina Commedia: “non ti curar di lor ma guarda e passa, fama di loro il mondo esser non lassa.” Cos’è quindi che spinge al giudizio? La pochezza, il rendersi conto di aver fallito in qualcosa, il bisogno di ostentare grandezza? Tutto sfocia come un fiume malato, in un mare avvelenato dalla miseria umana.
Che bello poter dire a qualcuno quanto sia speciale, ieri l’ho detto al mio panettiere di fiducia, un artista delle farine, i suoi occhi ai miei complimenti si sono riempiti di gioia e compiacenza, anche se intimidito si capiva che quel senso di stima lo stava umilmente nutrendo a tutti i livelli.
Invece di speronare l’altro cogliendo in esso le cose che disprezziamo, cerchiamo di conoscerlo meglio, di sentirlo, di valorizzarlo, non dimentichiamo che il più delle volte ci rispecchiamo nel nostro prossimo ed i difetti che ci sembrano eccessivi finiscono per essere i nostri…
E’ vero che ci sono persone impossibili! Maldicenti, pettegole, profondamente stupide, come comportarsi? Evitandole!!! Ogni parola con essi è vana, ti secca la lingua e l’acqua non basta a dissetarti se perdi il tuo tempo a voler parlare con loro.
Non perdere l’occasione di congratularti con qualcuno, stima e approvazione, ti torneranno indietro centuplicati…